Il Futuro possibile. Annotazioni sulla Conferenza sul Futuro dell’Europa e il ruolo di HUB della Conferenza del Centro di Documentazione Europea dell’Università di Catania

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Il Futuro possibile

Annotazioni sulla Conferenza sul Futuro dell’Europa e il ruolo di HUB della Conferenza del Centro di Documentazione Europea dell’Università di Catania

14 maggio 2021
Francesco Caudullo
 

La “giornata dell’Europa” quest’anno si è rivelata essere qualcosa di più di un evento celebrativo annuale, calendarizzato il 9 maggio in memoria della dichiarazione di Robert Schuman che avviò il progetto di costruzione europeo, ma è stata a tutti gli effetti la “giornata degli europei”, o meglio la giornata nella quale si è iniziato a dare voce ai cittadini europei chiamandoli direttamente in causa sul loro futuro. Di fatto in tale occasione, a Strasburgo [1], le tre maggiori istituzioni dell’Unione (la Commissione, il Parlamento e il Consiglio) hanno riaperto il discorso “interrotto” sul futuro dell’Europa [2] e offerto agli europei la chance di rendere possibile il loro futuro partecipando attivamente alla Conferenza sul Futuro dell’Europa [3] dal momento che, come sosteneva Antoine de Saint-Exupéry, “per quanto riguarda il futuro, non si tratta di prevederlo, ma di renderlo possibile”.

La portata di questo evento è estremamente rilevante non solo perché ha rimesso al centro dei discorsi e delle azioni il futuro, troppo a lungo non considerato dalle azioni emergenziali dettate nell’immediatezza del presente dalle molteplici criticità che affliggono la nostra società del rischio (crisi ambientale, crisi economica e finanziaria, emergenza pandemica globale del COVID-19), ma soprattutto perché in un momento storico delicato, nel quale l’Unione europea post Brexit è seriamente messa in discussione ed è bersaglio di un crescente anti-europeismo di matrice populista e sovranista, avvicina concretamente i cittadini all’Europa dimostrando loro di non volere affatto eludere le risposte alle loro molteplici richieste. La Conferenza sul Futuro dell’Europa, ed è questo il suo grande punto di forza, intende plasmare un modello europeo che non è solo quello strategico della competitività globale, del sostegno all’innovazione e del rafforzamento economico e finanziario, ma che è anche, e soprattutto, quello della sicurezza e della tutela dei cittadini europei, e soprattutto dei più giovani, in termini di migliore qualità ambientale, di maggiore protezione ed inclusione sociale e di un ampiamento dell’occupazione [4]. Inquadrata in questi termini la Conferenza sul Futuro dell’Europa si rivela essere, oltre che un grande esperimento di democrazia diretta suscettibile di successo, come affermato dal Presidente della Commissione Ursula von der Layen nel “giorno dell’Europa”, anche un esperimento per il rilancio della solidarietà europea e della giustizia sociale tra le generazioni [5].

Lo strumento più importante messo a disposizione degli europei per partecipare alla Conferenza sul Futuro dell’Europa, o meglio ancora come si può leggere sul suo sito “il cuore” della Conferenza, è la piattaforma CoFE [6], una piattaforma digitale multilingue e di libero accesso che, ufficialmente attiva dal 19 aprile 2021, raccoglie e diffonde idee, proposte e contributi da presentare nel corso dei lavori della Conferenza. Per oltre un anno (la conclusione della Conferenza è prevista a giugno 2022) grazie alla piattaforma i cittadini europei, e in generale chiunque vive nell’UE, previa registrazione, potranno non solo partecipare alle attività calendarizzate ma, soprattutto, anche organizzare eventi a supporto delle attività intervenendo in merito a 9 argomenti-temi strategici per il futuro dell’Europa e degli europei (1 cambiamento climatico e ambiente; 2 salute; 3 un’economia più forte, giustizia sociale e occupazione; 4 l’UE nel mondo; 5 valori e diritti, Stato di diritto, sicurezza; 6 trasformazione digitale; 7 democrazia europea; 8 migrazione; 9 istruzione, cultura, gioventù e sport) o proponendo altri temi da affrontare e discutere nel corso della Conferenza.

Nel quadro di tale straordinario progetto per il futuro dell’Europa, per volontà della Commissione europea attraverso la sua rappresentanza in Italia, è stato attribuito al Centro di Documentazione Europea (CDE) dell’Università di Catania, al pari di altri 16 CDE nazionali, il ruolo di HUB della Conferenza sul futuro dell’Europa, con il compito di promuovere la fruizione della piattaforma e la partecipazione alle attività ed iniziative della Conferenza, oltre che di attuare eventi ufficiali. In tal senso il CDE dell’Università di Catania, già attivo per il “Futuro dell’Europa” dallo scorso 28 gennaio con il webinar “Sul Futuro dell’Europa. Temi scelti” [7], organizzato con il Dipartimento di Giurisprudenza e con la Clinica legale Diritto e Coesione del nostro Ateneo, e coinvolto nelle attività formative e operative della piattaforma CeFE, nelle prossime settimane un dibattito pubblico sul Futuro dell’Europa atto a coinvolgere la cittadinanza, e soprattutto i più giovani, che, con il sostegno della Commissione europea e del Parlamento europeo, avrà luogo il prossimo mese di giugno. Inoltre il Centro si propone nei mesi a seguire, e per tutta la durata della Conferenza, di realizzare ulteriori azioni ed iniziative che aggiornino sull’evoluzione della Conferenza e che, in modo particolare, possano promuovere e ampliare la partecipazione attiva dei singoli individui e delle realtà associative esistenti nel territorio, e ciò non solo nel rispetto della propria mission ma anche nella convinzione che, così come ha scritto il Direttore generale del nostro Ateneo alla vigilia della giornata dell’Europa, “qui si fa l’Europa o si muore” [8] e che, per fortuna, “il futuro è nelle nostre mani”. 

Francesco Caudullo, Responsabile documentalista del Centro di Documentazione Europea dell’Università di Catania
 

1 - [1] Nel quadro della “festa dell’Europa” 2021 il 9 maggio scorso, con l’evento Il Futuro è nelle tue mani, presso la sede del parlamento europeo di Strasburgo è stata inaugurata ufficialmente La Conferenza sul futuro dell’Europa, evento che può essere rivissuto collegandosi al seguente link

2 - [2] La Conferenza sul Futuro dell’Europa ha seguito un lungo e difficoltoso iter di preparazione, fortemente condizionato nei suoi sviluppi dall’evoluzione dell’emergenza pandemica COVID-19 che ne ha obbligato la sospensione. In generale l’idea di un progetto per il futuro dell’Europa è stata originariamente espressa nel marzo del 2019 dal Presidente della Repubblica francese Macron (leggi), e poi accolta formalmente nel luglio dello stesso anno dal Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, all'inizio del suo mandato, come Conferenza sul futuro dell’Europa da realizzare nel 2020 con la partecipazione attiva dei cittadini europei. Nonostante sia stato rimandato l’avvio a causa della pandemia, nel corso del 2020 la Commissione ha definito con il Parlamento e con il Consiglio il progetto della Conferenza nella sua portata e nei suoi obiettivi, e si è stabilito che tutte le istituzioni europee si sarebbero impegnate all’attuazione delle decisioni della Conferenza, non solo attraverso l’azione legislativa ma anche con eventuali modifiche del trattato. Ai sensi della progettazione della Conferenza si è rivelata importante la rilettura dei cinque scenari evolutivi dell’Unione europea per il 2025 illustrati nel Libro bianco sul futuro dell’Europa, presentato in occasione del vertice di Roma del 25 marzo 2017 dalla Commissione durante la presidenza di Jean-Claude Junker - Commissione europea, Libro bianco sul Futuro dell’Europa. Reflections and scenarios for EU27 by 2025, COM (2017) 2025, Bruxelles 1 march 2017.

3 - [3] La prima riunione plenaria della Conferenza si dovrebbe svolgere nel mese di giugno 2021.

4 - [4] Come affermato nella Dichiarazione comune sulla Conferenza sul Futuro dell’Europa, firmata lo scorso 5 marzo dai presidenti del Parlamento, del Consiglio e della Commissione europea, “l'Unione europea deve dimostrare di essere in grado di rispondere alle preoccupazioni e alle ambizioni dei cittadini. La politica europea deve fornire risposte inclusive ai compiti che la nostra generazione è chiamata a realizzare, ossia compiere la transizione verde e quella digitale, rafforzando nel contempo la resilienza dell'Europa, il suo contratto sociale e la competitività dell'industria europea. Deve affrontare le disuguaglianze e garantire che l'economia dell'Unione europea sia equa, sostenibile, innovativa e competitiva, e che non lasci indietro nessuno. […]La conferenza sul futuro dell'Europa aprirà un nuovo spazio di discussione con i cittadini per affrontare le sfide e le priorità dell'Europa. I cittadini europei di ogni contesto sociale e ogni angolo dell'Unione potranno partecipare, e i giovani europei svolgeranno un ruolo centrale nel plasmare il futuro del progetto europeo.” Cfr. Consiglio dell’Unione europea, Segretariato generale del Consiglio, Conferenza sul Futuro dell’Europa. Dichiarazione comune, 6796/21 Bruxelles 5 marzo 2021

5 - [5] Ansa.it 9 maggio 2021, Von der Layen, ora nuova forma di solidarietà tra i giovani. La presidente parla di ‘giustizia sociale’ in UE dopo il Covid

6 - [6] CoFE è l’acronimo di Conferenza sul Futuro dell’Europa. L’accesso alla piattaforma digitale è possibile collegandosi al seguente link

7 - [7] Il webinar “Sul Futuro dell’Europa. Temi scelti” è stato un evento organizzato dal CDE dell’Università degli Studi di Catania nel quadro del progetto della rete dei CDE italiani 2020, finanziato dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea e patrocinato dal Parlamento europeo, ed è realizzato in partnership con il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Catania e con la Clinica Legale “Coesione e Diritto”.

8 - [8] G. La Via, Festa dell’Europa e pandemia. Qui si fa l’Europa o si muore