Con la Carta dell’UE i diritti fondamentali dei cittadini non sono più lettera morta

Tre anni dopo che la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea è diventata giuridicamente vincolante, la sua incidenza emerge sempre più chiara: la Carta sta diventando un punto di riferimento non soltanto per le istituzioni dell’UE che elaborano la normativa, ma anche per i giudici europei e nazionali, facendo così dei diritti fondamentali una realtà per i cittadini di tutta Europa. Sono queste le conclusioni pubblicate oggi nella terza relazione annuale sull’applicazione della Carta dei diritti fondamentali dell’UE, relativa al 2012: attraverso l’illustrazione di una vasta gamma di casi concreti, la relazione dimostra che l’Unione sta continuando a costruire un sistema più coerente per proteggere i diritti fondamentali. Il documento, corredato da una nuova relazione di avanzamento sulla parità tra donne e uomini nel 2012, è presentato parallelamente a una serie di nuove azioni dirette a rafforzare i diritti dei cittadini, che la Commissione ha proposto nella sua relazione del 2013 sulla cittadinanza dell’UE (si vedano IP/13/410 e MEMO/13/409).

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