Eurobarometro standard - Primavera 2018: a un anno dalle prossime elezioni europee, la fiducia nell'Unione e l'ottimismo per il futuro sono in crescita

Secondo un nuovo sondaggio Eurobarometro pubblicato oggi, la maggior parte degli europei ritiene che la situazione economica sia buona ed è ottimista in merito al futuro. La fiducia nell'Unione è in aumento e il sostegno all'Unione economica e monetaria è ai massimi livelli.

Cresce il numero dei cittadini che affermano di aver beneficiato delle politiche chiave dell'Unione europea, mentre i due terzi degli europei vogliono un'UE forte nel settore del commercio. Infine, gli europei hanno in maggioranza un'immagine positiva dell'UE; la percentuale degli intervistati che ritengono che la loro voce conti ha raggiunto il livello più elevato dal 2004. Questi sono alcuni dei principali risultati del più recente Eurobarometro standard condotto tra il 17 e il 28 marzo e pubblicato oggi.

1. Ottimismo per l'economia e forte sostegno all'euro

Gli europei continuano ad avere un'opinione positiva sullo stato dell'economia europea (50%, +2 punti percentuali rispetto all'autunno 2017, contro il 37% con opinione negativa, -2). È il punteggio più elevato dal 2007. In 25 Stati membri la maggioranza degli intervistati afferma che la situazione dell'economia europea è buona (rispetto ai 23 Stati membri dell'autunno 2017). Dall'autunno 2017 le percezioni positive hanno guadagnato terreno in 21 Stati membri.

Per la prima volta dalla primavera 2007 le opinioni positive sulla situazione dell'economia nazionale (49%, +1) superano quelle negative (47%, -2). Rispetto all'autunno 2017 la percezione positiva della situazione economica è cresciuta in 18 Stati membri, in particolare in Portogallo (43%, +10), Irlanda (79%, +7), Finlandia (77%, +6) e Lituania (38%, +6). Le percezioni variano tra gli Stati membri. Ad esempio, il 93% dei cittadini dei Paesi Bassi e del Lussemburgo ritiene che la situazione economica del loro paese sia buona, mentre in Grecia solo il 2% è di questo parere.

Il sostegno all'Unione economica e monetaria e all'euro rimane a un livello record: nella zona euro i tre quarti dei rispondenti (74%) sono a favore della moneta unica dell'UE.
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