La Commissione propone, quale incentivo alle riforme, un migliore accesso al mercato per lo Sri Lanka

La soppressione dei dazi doganali andrebbe di pari passo con un controllo rigoroso e sarebbe subordinata ad un impegno costante in termini di sviluppo sostenibile, diritti umani e buona governance.

In data odierna la Commissione ha proposto che l'Unione europea sopprima una parte sostanziale dei dazi all'importazione che ancora gravano sui prodotti dello Sri Lanka in cambio dell'impegno, da parte di tale paese, di ratificare e attuare in modo efficace 27 convenzioni internazionali relative a diritti umani, condizioni di lavoro, tutela dell'ambiente e buona governance. Tale regime preferenziale unidirezionale consisterebbe nella totale eliminazione dei dazi sul 66% delle linee tariffarie in cui rientra un'ampia gamma di prodotti, tra cui i prodotti tessili e della pesca. 

Tali preferenze configurerebbero un regime speciale del sistema di preferenze generalizzate dell'UE, noto come GSP+. Si tratta di un regime concepito per sostenere i paesi in via di sviluppo, favorendo il loro sviluppo economico grazie all'aumento degli scambi commerciali con l'Europa e offrendo incentivi ad adottare misure concrete a favore dello sviluppo sostenibile. Il Parlamento europeo e il Consiglio dispongono ora di quattro mesi per sollevare eventuali obiezioni prima che le misure prendano effetto.

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