Sarà più facile il rientro dei beni del patrimonio culturale nazionale usciti illecitamente

La Commissione europea adotta una nuova iniziativa per aiutare gli Stati membri nel recupero dei beni del patrimonio nazionale usciti illecitamente dal loro territorio. In data odierna il Vicepresidente Antonio Tajani ha proposto di rafforzare la normativa che consente agli Stati membri di ottenere la restituzione dei beni del patrimonio nazionali usciti illecitamente, considerato che la legislazione attualmente vigente non risulta sufficientemente efficace. Ecco in sintesi la portata di queste modifiche: la restituzione di un maggior numero di beni culturali, un allungamento dei termini per la presentazione delle domande di restituzione, l’obbligo – a carico del possessore del bene che richieda un indennizzo per la sua restituzione – di dimostrare che all’atto dell’acquisto non si fosse consapevoli di compiere un illecito e il miglioramento dello scambio di informazioni tra le autorità in merito ai movimenti dei beni culturali. La perdita di beni culturali classificati come “beni del patrimonio nazionale aventi un valore artistico, storico o archeologico” costituisce una forma particolarmente grave di questo genere di traffico illecito. Priva i cittadini della loro storia e identità e mette in pericolo la conservazione del patrimonio culturale degli Stati membri.
Leggi tutto