Tassazione equa: la Commissione mette in atto le prime contromisure dell'Unione sulle giurisdizioni fiscali non cooperative figuranti sulla lista comune dell'UE

La Commissione europea mantiene oggi fede al suo impegno volto a garantire che la lista comune dell'UE delle giurisdizioni fiscali non cooperative sia integrata da contromisure efficaci.

Gli orientamenti adottati oggi rappresentano il primo passo per porre fine al transito di fondi UE attraverso giurisdizioni fiscali non cooperative. Essi garantiranno che i fondi dell'UE non contribuiscano involontariamente all'evasione fiscale mondiale.

Gli orientamenti adottati oggi dovrebbero assicurare in particolare che i fondi di investimento e di sviluppo esterni dell'UE non possano transitare o essere canalizzati attraverso entità situate in paesi che compaiono sulla lista comune dell'UE. La prima lista è stata adottata e pubblicata nel dicembre 2017 e viene aggiornata periodicamente.

I nuovi requisiti mirano ad allineare l'obiettivo dell'UE di lottare contro l'elusione fiscale a livello globale con le norme che disciplinano l'utilizzo dei fondi dell'UE da parte delle istituzioni finanziarie internazionali (IFI) come la Banca europea per gli investimenti (BEI), le istituzioni finanziarie di sviluppo (DFI), compreso il Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile (EFSD), e altre controparti ammissibili.

Pierre Moscovici, Commissario per gli Affari economici e finanziari, la fiscalità e l'unione doganale, ha dichiarato: "La lista nera dell'UE dei paradisi fiscali è un documento vivo e altri paesi vi saranno aggiunti se non rispetteranno gli impegni assunti per migliorare i loro sistemi fiscali. La Commissione non permetterà che fondi dell'UE contribuiscano all'elusione fiscale a livello mondiale. Queste contromisure a livello dell'UE dovrebbero fungere da campanello d'allarme per tali giurisdizioni in quanto mostrano che l'UE è seriamente intenzionata a contrastare l'elusione fiscale su scala mondiale."

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