Soddisfazione della Commissione per l'approvazione, da parte del Consiglio, del pilastro europeo dei diritti sociali e del suo approccio generale alla riforma della direttiva sul distacco dei lavoratori

In occasione del Consiglio "Occupazione, politica sociale, salute e consumatori" del 23 ottobre a Lussemburgo, i ministri dell'occupazione e degli affari sociali dell'UE hanno espresso un'unanime approvazione del pilastro europeo dei diritti sociali, solo due anni dopo che il presidente Juncker ha fatto per la prima volta riferimento alla questione e a meno di sei mesi dalla sua presentazione. Il pilastro sarà oggetto di una proclamazione del Parlamento, del Consiglio e della Commissione in occasione del vertice sociale per l'occupazione e la crescita eque che si terrà il 17 novembre a Göteborg. Il Consiglio ha anche approvato un orientamento generale riguardante la proposta della Commissione di rivedere le norme in materia di distacco dei lavoratori.

La Commissaria Marianne Thyssen, responsabile per l'Occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità dei lavoratori, ha accolto con favore l'accordo, dichiarando: "Questa sessione del Consiglio segna un importante passo in avanti per l'Europa sociale. L'approvazione unanime del pilastro europeo dei diritti sociali dimostra che tutti gli Stati membri sono impegnati a migliorare le condizioni di vita e di lavoro nell'Unione alla luce di fenomeni come l'invecchiamento della società, la globalizzazione e la digitalizzazione. Per quanto riguarda l'accordo sul distacco dei lavoratori, da sempre difendiamo la posizione secondo cui i lavoratori dovrebbero percepire la stessa retribuzione per lo stesso lavoro svolto nello stesso luogo. Sono lieta che gli Stati membri siano ampiamente a favore. È giusto nei confronti dei lavoratori distaccati, che meritano pari condizioni lavorative, e dei lavoratori e datori di lavoro locali, che non vogliono tagliare le retribuzioni. Ciò dimostra che in Europa siamo in grado di riunirci attorno a un tavolo, di dialogare e di raggiungere un accordo equo ed equilibrato".
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