Stato dell'Unione 2018 – una vigilanza antiriciclaggio rafforzata per garantire la stabilità del settore bancario e finanziario Strasburgo, 12 settembre 2018

Il 12 settembre 2018, in occasione del discorso sullo stato dell'Unione, il Presidente Jean-Claude Juncker ha dichiarato: “Gli europei si aspettano che l'Unione li protegga. Oggi proponiamo misure che ci consentono di lottare più efficacemente contro il riciclaggio di denaro a livello transfrontaliero”.

La Commissione europea propone oggi di rafforzare ulteriormente la vigilanza degli istituti finanziari dell'Unione europea per lottare meglio contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.  

Sebbene l'UE disponga di una rigorosa normativa antiriciclaggio, i recenti casi di riciclaggio di denaro in alcune banche dell'UE hanno destato preoccupazioni in merito al fatto che tali norme non siano sempre monitorate e fatte rispettare in modo efficace in tutta l'UE. Questo non solo crea rischi per l'integrità e la reputazione del settore finanziario europeo, ma può anche avere implicazioni per la stabilità finanziaria di determinate banche. Pertanto, nell'ambito del più vasto lavoro di completamento dell'Unione bancaria e dell'Unione dei mercati dei capitali, la Commissione europea propone oggi di modificare il regolamento che istituisce l'Autorità bancaria europea (ABE) al fine di rafforzarne il ruolo nella vigilanza antiriciclaggio del settore finanziario. Questa proposta fa parte di una strategia complessiva per rafforzare il quadro dell'UE per la vigilanza prudenziale e antiriciclaggio degli istituti finanziari, che la Commissione sta definendo in una comunicazione. Queste misure contribuiranno a promuovere l'integrità del sistema finanziario dell'UE, garantendo la stabilità finanziaria e la tutela contro la criminalità finanziaria. 

Il Vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis, responsabile per la Stabilità finanziaria, i servizi finanziari e l'Unione dei mercati dei capitali, ha dichiarato: “L'Unione bancaria dell'Europa deve essere fondata sui più elevati standard di integrità. Troppo spesso nell'UE la vigilanza antiriciclaggio ha fallito la sua missione. Oggi facciamo in modo che l'Autorità bancaria europea possa garantire la collaborazione e lo scambio di informazioni tra diverse autorità di vigilanza e l'attuazione efficace delle norme antiriciclaggio in tutti i paesi dell'UE. L'ABE avrà inoltre il potere di chiedere indagini su presunte violazioni delle norme e diverrà il punto di contatto in Europa per la cooperazione con i partner internazionali sulle questioni relative alla lotta contro il riciclaggio nel settore finanziario.” 

Vĕra Jourová, Commissaria per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere, ha dichiarato: L'Europa ha la normativa antiriciclaggio più rigorosa al mondo. Ma i casi verificatisi di recente nel settore bancario hanno mostrato che queste norme non sono sempre monitorate e fatte rispettare in tutta l'UE con gli stessi standard elevati. Il nostro sistema è forte quanto il suo anello più debole. In tempi in cui basta un clic per trasferire denaro all'estero, dobbiamo garantire una vigilanza proattiva e rapida. I cambiamenti introdotti oggi assicureranno un'applicazione uniforme della normativa in tutta l'Unione europea.” 

Rafforzare il ruolo dell'Autorità bancaria europea  

La Commissione propone di concentrare le competenze in materia di antiriciclaggio in relazione al settore finanziario in seno all'Autorità bancaria europea e di rafforzarne il mandato per garantire una vigilanza efficace e coerente sui rischi di riciclaggio di denaro da parte di tutte le autorità pertinenti e la cooperazione e lo scambio di informazioni tra queste autorità. 

Il regolamento modificato:

  • garantirà indagini coerenti in caso di violazioni della normativa antiriciclaggio: l'ABE potrà chiedere alle autorità di vigilanza antiriciclaggio nazionali di indagare su potenziali violazioni rilevanti e chiedere loro di prendere in considerazione azioni mirate, ad esempio sanzioni;

  • assicurerà che le autorità di vigilanza antiriciclaggio nazionali rispettino la normativa dell'UE e collaborino adeguatamente con le autorità di vigilanza prudenziale.I poteri attuali dell'ABE saranno rafforzati in modo che questa possa, in ultima istanza, qualora le autorità nazionali non agiscano, adottare decisioni direttamente nei confronti dei singoli operatori del settore finanziario;

  • migliorerà la qualità della vigilanza attraverso norme comuni, controlli periodici delle autorità di vigilanza nazionali e valutazioni dei rischi;

  • consentirà la raccolta di informazioni sui rischi e le tendenze in materia di antiriciclaggio e promuoverà lo scambio di queste informazioni tra le autorità di vigilanza nazionali (i cosiddetti centri dati);

  • favorirà la cooperazione con i paesi terzi nei casi di carattere transfrontaliero;

  • istituirà un nuovo comitato permanente che riunisca le autorità di vigilanza nazionali antiriciclaggio. 

Utilizzare appieno gli strumenti di vigilanza esistenti 

La Commissione presenta inoltre una strategia per migliorare lo scambio di informazioni e la cooperazione tra le autorità antiriciclaggio e quelle prudenziali, e invita le autorità europee di vigilanza, e in particolare l'ABE, ad adottare linee guida per aiutare le autorità di vigilanza prudenziale ad integrare gli aspetti relativi all'antiriciclaggio nei loro diversi strumenti e ad assicurare la convergenza in materia di vigilanza. 

La Commissione incoraggia inoltre la Banca centrale europea a concludere con le autorità di vigilanza antiriciclaggio un protocollo d'intesa multilaterale sullo scambio di informazioni entro il 10 gennaio 2019, come richiesto dalla quinta direttiva antiriciclaggio.

Prossime tappe 

La proposta odierna per il rafforzamento del ruolo dell'Autorità bancaria europea sarà discussa in sede di Parlamento europeo e di Consiglio. Queste modifiche mirate confluiranno nelle discussioni in corso sulla proposta della Commissione di revisione dei regolamenti sulle autorità europee di vigilanza, adottata dalla Commissione nel settembre 2017, che intende rafforzare la capacità di queste autorità di garantire una vigilanza finanziaria convergente ed efficace. La Commissione invita il Parlamento europeo e il Consiglio a raggiungere rapidamente un accordo su queste proposte. 

Contesto 

La lotta contro il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo è una priorità per la Commissione Juncker ed è parte integrante del programma di riduzione dei rischi nell'ambito dell'Unione bancaria e dell'Unione dei mercati dei capitali. L'adozione della quarta direttiva antiriciclaggio (in vigore da giugno 2017) e della quinta direttiva antiriciclaggio (in vigore dal 9 luglio 2018 e che dovrà essere recepita entro gennaio 2020) ha notevolmente rafforzato il quadro regolamentare dell'UE, comprese le norme sulla cooperazione tra le autorità di vigilanza antiriciclaggio e prudenziale. La Commissione segue con attenzione la corretta attuazione della quarta direttiva antiriciclaggio, se necessario anche attraverso procedure di infrazione. 

Nonostante questo rafforzamento del quadro normativo, alcuni recenti casi di riciclaggio nelle banche europee hanno destato preoccupazioni sull'articolazione tra la normativa antiriciclaggio e quella prudenziale per gli istituti finanziari. 

Queste preoccupazioni sono state espresse dal Consiglio, dai ministri delle Finanze e, da ultimo, dal Presidente dell'Eurogruppo Centeno, nella lettera del 25 giugno 2018 al Presidente del Consiglio europeo Tusk. Anche la dichiarazione di Meseberg franco-tedesca e la tabella di marcia adottata il 19 giugno 2018 evidenziano questa problematica. 

Nel maggio 2018 la Commissione europea ha istituito un gruppo di lavoro che riunisce le autorità europee di vigilanza, la Banca centrale europea e il presidente del comitato antiriciclaggio per riflettere su possibili azioni volte a garantire una cooperazione senza ostacoli tra le autorità di vigilanza antiriciclaggio e prudenziale nell'Unione europea

Per ulteriori informazioni 

NOTA

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